Fulvio Terzappi

martedì, luglio 15, 2008

post dove si narra di quella volta in cui il blogger moderno si autonominò esperto di cinema #2


Sei stato al cinema?
In effetti, non proprio al cinema, ma diciamo di si.

E cos’hai visto?
Emmm….emmm “un’estate al mare”…no, ok dico la verità, ho visto “E venne il Giorno?”

Cosa sarebbe E venne il giorno?
E’ l’ultimo film del regista indiano reso celebre da “il sesto senso”, il nome non lo scrivo, che tanto è impossibile da leggere, però spero abbiate capito di chi si sta parlando.

Perché questo, e non un altro film?
Perché non vedo l’ora che venga Venerdì per dire a Richi (che l’ha definito “MAGNIFICO”), che è una vaccata inguardabile.

Ma forse avevi qualche pregiudizio, se fossi un po’ più obiettivo come lo definiresti?
Una vaccata. Anzi, una vaccata inguardabile.

Perché?
E’ un film dove la gente muore, anzi, dove tanta gente si uccide. Si alza un refolo di vento, e invece di chiuderti il giubbotto ti viene da ucciderti. Che se stai guidando decidi di schiantarti contro un albero. Se stai tagliando l’erba, ti fai prendere sotto dal tosaerba. Se sei un addetto alla gabbia dei leoni dello zoo ti fai letteralmente sbranare dai leoni. E il regista, che è uno dal tocco magico, osa l’inosabile, e ti fa vedere tutta la scena. Che sembra il quotidiano servizio sull’orso dello zoo di berlino di Studio Aperto. Solo che c’è del sangue.
Ecco a questo punto aggiungete un professorino – un po’ più gay della media - , la moglie con lo sguardo ritardato, vogliosa di accoppiarsi da qualcuno più capace e – attenzione novità –una bambina ammutolita con qualche potere simil-sensitivo. Del tipo che non ci facciamo mancare niente, che alla fine lui e lei non solo si tornano ad amare, ma dopo la distruzione la vita ricomincia e allora loro aspettano un figlio (capita la metafora?).
Non so se avete capito il colpo di genio, la magia del maestro: è un “disaster movie” dove non si sa chi sia il nemico, né come fermarlo. E neanche perché uccide. E poi – colpo di scena – si capisce che meno persone stanno insieme, meno probabilità hanno di morire. Quindi si isolano tutti e si rifugiano in posti isolati. Capito come vi alzo la tensione? No, e poi, fra gente che si fa appositamente sbranare dai leoni, che si fa asfaltare dal tosaerba c’è la scena della radio. Si, proprio quella dove i protagonisti trovano casualmente una radio abbandonata, l’accendono e sentono il segnale della polizia. Ma –attenzione, ennesimo colpo di scena - la frequenza è disturbata, non capiscono quello che dicono. Ok, tutto questo per tre quarti di film. Poi i protagonisti finiscono in una casa dispersa, di proprietà di una psicopatica, che tiene una bambola deformata sul letto. Ma poi arriva un refolo di vento e uccide anche lei. Ma i nostri protagonisti no, loro anche se sono pronti a morire non muoiono. A si, e per non farsi mancare proprio ma proprio niente, quando sembra tutto finito, loro aspettano un figlio, tu sei pronto ad andartene ecco l’ennesimo colpo di scena: ci troviamo a Parigi e si alza un refolo di vento...

Se non fosse un film cosa sarebbe?
Avete presente quella celebre puntata di Happy Days, dove vanno tutti al mare e Arthur Fonzarelli in giubbotto di pelle salta con gli sci d’acqua la gabbia con gli squali?(E allora rimpiangevi le noiose puntate con i signori Cunningham che andavano alla loggia del leopardo, e Richi si organizzava la seratina perversa in casa con la sua amichetta?)
O ancora quando da piccolo guardavi il Festivalbar e a metà serata compariva il “patron del festival” il signor Salvetti? (E ti chiedevi “ma questo qua chi è?”).
Ecco, “e venne il giorno” è un po’ come se nel bel mezzo di una puntata di Happy Days, il patron Salvetti saltasse con gli sci d’acqua la gabbia degli squali.

Perché non guardarlo?
Perché è una vaccata inguardabile.

Perché guardarlo?
Perché dura un’ora e venti, come una puntata del tenente Colombo, un’ora e quindici in più di una gara di Pedrosa sul bagnato. Ahm si, e poi per incontrare Richi e dirgli che è una vaccata inguardabile.

Perché hai scritto questo post?
Perché non riuscivo ad aspettare venerdì per dire a Richi che questo film è una vaccata inguardabile.

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5 Comments:

  • L'idea è stupenda, la sceneggiatura e il ritmo no, ma rimane veramente sbalorditivo...

    Però volevo chiederti se sei d'accordo o meno sul divieto ai minori di 14 anni?
    Ho sentito persone che si lamentavano del fatto che "vengono tagliate le scene dove la gente muore", frasi tipo "con milioni di morti ne fa vedere solo una dozzina"...

    Io avevo in sala una famiglia con una bambina di 10/11 anni e l'avrei portata fuori dopo dieci minuti per il suo bene rischiando una denuncia per rapimento; da vigliacco ho atteso l'intervallo quando quell'orribile creatura ridendo ha spedito il padre a prenderle altri pop-corn e fanta perché il film le piaceva tanto...

    Sarò irrimediabilmente tenero e sensibile ma la società è marcia e non solo i bambini ma anche gli adulti hanno perso i giusti e sani valori morali!!! e dopo una frase del genere voglio che Grimma, il Paz , Ganasa e il Fulvio (anche se non hanno visto il film) si schierino dalla mia parte, perché quei quattro racchiudono e custodiscono il potere del vero...

    e adesso vado a letto!

    Ho sniffato troppa vernice!!

    Buonanotte!!!

    E Gio sei una merdaccia! e qui si può schierare tutto il mondo anche se Flic mi darà contro... ma tanto si veste anche peggio di me, to mò!!!

    By Anonymous Anonimo, at mercoledì, luglio 16, 2008 1:28:00 AM  

  • MA SIETE NORMALI VOI DUE???

    By Anonymous Anonimo, at mercoledì, luglio 16, 2008 3:43:00 PM  

  • a volte ho sentito dire alla tua morosa "e venne il gio"... pessima!

    By Blogger Fulvio Terzappi, at mercoledì, luglio 16, 2008 8:45:00 PM  

  • mi copio tutto in locale e leggo con calma!
    se no mi scade la wifi dell'albergo!
    però ragazzi quanto scrivete!
    buona fiera!
    Il Grimma che racchiude il potere!

    By Blogger Grimma, at giovedì, luglio 17, 2008 8:49:00 PM  

  • adesso, dopo aver letto tutto il testo del post e dei commenti, posso dire la mia, anche se in realtà non ho un'opinione precisa.
    sul quesito di Richi non ho una risposta definitiva. ho ragionato molto su come trattare un eventuale figlio in età preadolescenziale, quanto esporlo alla vita reale, anche se spesso molto dura e gratuitamente violenta. non mi sono ancora dato una risposta. naturalmente la violenza fa parte della vita, ma se si espone un bambino a una violenza continua, questo finirà per considerarla normale, e ciò non va bene!
    però se lo si tiene nella bambagia verrà su impreparato ad affrontare la vita vera. io sarei per non risparmiargli niente della vita reale, anche se sempre accompagnato dai genitori che possono proteggerlo, e risparmiargli molto della vita artefatta di cinema e televisione, spesso finta ed esasperata. questo corrisponde però al contrario di quello che avviene normalmente. la violenza in tv non espone a rischi di incolumità, ma forma spesso il bambino in maniera distorta. poi il genitore può evitare al figlio di andare nel campo rom di calderara, ma non di vedere certe cose per tv. quindi che fare?
    dopo il commento di Giò però mi è venuta voglia di vedere questa merdaccia di film, tanto per confermare che il trash tira sempre, anche su menti "adulte"!

    By Blogger Grimma, at venerdì, luglio 18, 2008 2:55:00 PM  

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