Fulvio Terzappi

martedì, ottobre 16, 2007

senza titolo

Ricevo e pubblico volentieri (affinché possiate aiutarla, perchè io non sono capace):

Caro Giovanni,
ti scrivo perché sono una ragazza timida e so che tu potresti aiutarmi perché ti ho visto spesso al bar Commercio.
Ecco, vedi Giovanni, mi è successo che giovedì mattina ho fatto colazione al bar Commercio. E poi domenica ho preso l’aperitivo al bar commercio. E dietro al bancone, accanto a quel ragazzone un po’ strano (che penso sia il padrone del bar, o comunque mi sembra il capo), non c’era nessuna delle ragazze che avevo visto le altre volte che ero entrata nel bar. Ecco, dietro al bancone c’era questo ragazzo. Moro, con dei capelli un po’ strani (l’amica che era con me ha detto, “si è carino, ma in testa sembra c’abbia un casco”). Questo ragazzo moro a me è piaciuto subito, ma non so mica come si chiama. Questo ragazzo moro, oltre a piacermi, diciamo fisicamente, dev’essere un poeta. O un pittore. O comunque un artista. Perché quando giovedì preparava il mio caffè, quando domenica preparava il mio spritz e mentre mi dava il resto si muoveva talmente piano, aveva uno sguardo talmente perso nei suoi pensieri, che secondo me, mentre faceva queste cose, lui era lì che con la testa pensava a un fantastico quadro da dipingere, o a una quartina romantica con cui concludere la sua ultima poesia.
Non è che sai chi è questo ragazzo e magari hai anche il suo numero?
Un bacio,
Marta83@gmail.com

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