Fulvio Terzappi

venerdì, maggio 05, 2006

FAVOLA

Il luminoso pomeriggio d'aprile era ormai terminato quando Giorgio e Piero si risvegliarono imprigionati nelle segrete.
Per farsi coraggio si inserirono vicendevolmente il pene nell'ano, quando ad un tratto videro un piccolo soldo di cacio avvicinarsi. Era il nano Gurth che sbuffando dalle enormi farogie li liberò.
Per sdebitarsi i due gli donarono un tozzo di pane e un piccolo crogiuolo:
"Potrai forgiarvi ciò che vuoi" gli dissero
Una festosa salva di peti salutò la loro partenza:
"Ma dove andrete?" gli gridò Gurth
"Andremo alla ricerca del pene d'ebano"